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Pieno fiore, anilina e crosta di pelle

Pieno fiore, anilina e crosta di pelle

Tutte le varietà di pelle bovina

Non tutte le pelli bovine sono uguali e non tutti gli strati di pelle lo sono.

Ogni parte, infatti, ha le sue qualità e peculiarità, che un bravo artigiano conosce , sapendo qual è la più idonea al tipo di lavorazione che si appresta ad eseguire o al prodotto che verrà realizzato con la materia prima da lui trattata.

Pieno fiore, fiore e crosta di pelle bovina: la prima selezione

La pelle di ogni animale è costituita da più strati: nella fase detta “spaccatura” questi vengono separati per ottenere quelli più pregiati.

La prima separazione che viene compiuta è quella tra il fiore, la parte superiore della pelle dell’animale e la crosta, la parte meno pregiata.

Il fiore, a sua volta, si può differenziare tra “primo fiore” o “pieno fiore” e “fiore corretto”:

Indichiamo come “pieno fiore” la pelle, più superficiale e pregiata, che ha subito solo i trattamenti all’anilina o semi-anilina.  Per “fiore corretto” invece, si intende una pelle che ha subito un secondo e successivo trattamento per rendere la sua superficie e la sua trama più omogenee.

Pelle all’anilina e alla semianilina

Il pieno fiore può, dunque, essere sottoposto a trattamenti di vario tipo.

Le prime e più leggere rifinizioni sono quelle all’anilina e alla seminalina, che migliorano l’aspetto del pellame in modo delicato.

Definiamo “pieno fiore all’anilina” una pelle priva di rifinizione coprente: gli unici trattamenti cui viene sottoposta sono quelli di correzione lieve della tinta e di impermeabilizzazione. L’aspetto estetico ne risulta praticamente invariato, ma questi processi rendono la pelle più resistente.

La lavorazione alla semianilina, invece, consiste in una rifinizione leggermente coprente, eseguita con polimeri. Pur rispettando la naturale bellezza del fiore, consente di mascherare piccoli difetti del pellame.