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Glossario della pelle:
la guida di PRIMAPELLE ai termini tecnici del settore dedicato ai pellami ed alla pelletteria.
Tutte le spiegazioni riguardanti i trattamenti e le tipologie di pelle bovina.

GLOSSARIO

LETTERA A

Trattamento delle pelli durante la fase di concia, tramite immersione della materia prima in vasche colme di una tintura trasparente, chiamata anilina. Questo consente di ravvivare e donare colore alla pelle, senza alterarne la texture naturale, mantenendo visibili i pori tipici della pelle bovina.

Si definisce come “anticato” il particolare effetto di invecchiamento della pelle ottenuto con trattamenti che increspano il fiore. Questo risultato si può raggiungere tramite lavorazione in botte, tramite carteggiatura, tramite aniline e con l’aggiunta di specifici olii, che evitano la lacerazione della pelle.

Data la sua peculiarità artigianale, l’effetto anticato dà origine a pezzi unici e irripetibili.

LETTERA B

Trattamento della pelle bovina conciata, eseguito all’interno di un cilindro rotante (detto bottale), al fine di esaltare la grana naturale del fiore. La pelle ottenuta con questa rifinizione viene definita “bottalata” o “martellata”.

LETTERA C

Settore produttivo che esegue quasi tutte le fasi di lavorazione delle pelli e, quindi, di trasformazione di quello che è inizialmente un sottoprodotto alimentare in prodotto finito, destinato a ulteriori lavorazioni e rifinizioni.

Trasformazione della pelle tramite l’utilizzo di cromo trivalente: ad oggi è la metodologia di concia più diffusa.

Questa lavorazione, applicabile su diversi tipi di pelle, tra cui quella bovina, dona alla materia dal fiore più fine una texture fibrosa più serrata e un caratteristico tatto gommoso.

Puoi scoprire l’effetto naturale delle pelli conciate al cromo con la nostra collezione Capri.

Procedimento di concia, eseguita tramite sostanze organiche naturali (i tannini naturali), ricavate da legni, cortecce e foglie.

La pelle di ogni animale è costituita da più strati: nella fase detta “spaccatura” si ottengono la parte superiore, più pregiata, che è il pieno fiore, e la parte inferiore, o carne, detta “crosta”.

LETTERA F

Il fiore è la parte superiore della pelle dell’animale, ottenuto dalla separazione dagli altri strati tramite la spaccatura.
Il fiore può essere ulteriormente differenziato in “primo fiore” o “pieno fiore” e “fiore corretto”.
Il pieno fiore è senza dubbio la parte più pregiata. A questa pagina è possibile trovare maggiori informazioni.

Il fiore corretto si distingue da primo o pieno fiore, in quanto indica la superficie di una pelle che viene leggermente abrasa per rimuovere i difetti e in seguito ricoperta con una rifinizione coprente di resine e pigmenti.

Si indica come fiore stampato, la superficie di una pelle sulla quale viene impresso un disegno tramite stampa (solitamente a pressione).
Questa tecnica permette di imprimere una molteplicità di trame dalle più artistiche a quelle che riproducono il manto di altre specie animali. Questo pellame viene utilizzato soprattutto nel mondo della pelletteria e delle calzature.

LETTERA G

Parte centrale della pelle dalla quale sono stati tolti la testa ed i fianchi, donando una forma più regolare che permette di utilizzare al meglio il taglio.

LETTERA L

La lavorazione della pelle è un processo lungo che inizia nel contesto dell’industria alimentare, dalla quale risulta il sottoprodotto grezzo, poi lavorato dalle concerie. All’interno di queste aziende viene selezionata e lavorata per essere consegnata alle industrie e aziende artigiane che con questa materia prima realizzano prodotti finiti di ogni genere.

Puoi approfondire tutte le fasi di lavorazione della pelle nella nostra pagina dedicata alle fasi di questo complesso percorso di trasformazione.

Pellame con superficie a piccola grana uniforme, spesso utilizzato per la produzione di articoli di pelletteria e calzature. Alcuni esempi di pellame dall’aspetto liscio si trovano nelle nostre collezioni Panarea, Capri e Lipari.

LETTERA N

Effetto realizzato in modo artigianale e applicato sul pellame, affinché assuma un colore dal leggero contrasto chiaro-scuro.
Il risultato cromatico finale ricorda, appunto, la vaporosa consistenza delle nuvole.

LETTERA P

Pelle lavorata in modo tale che il suo fiore risulti naturalmente granuloso in superficie, come nella materia prima utilizzata per la nostra collezione Pantelleria.

La pelle bovina nasce come sottoprodotto e scarto dell’industria alimentare, ma tramite le successive fasi di lavorazione e concia, acquista valore per diventare, infine, una pregiata materia prima.
La pelle è composta da diversi strati, non tutti di pari qualità, che vengono separati per selezionare il fiore e le croste.
Clicca qui per maggiori informazioni sulle varietà di pelle.

Questa tipologia di pelle (i termini “bottalata” e “martellata” sono sinonimi) è il risultato di un trattamento detto bottalatura, durante il quale il pellame viene introdotto in un cilindro rotante (chiamato “bottale”).
Questo processo, che puoi approfondire nella nostra sezione dedicata, conferisce al materiale un tatto gentile e morbido, la superfice della pelle acquisisce una grana naturale, di dimensione variabile in base alla durata della bottalatura.

Pellame ridotto di spessore tramite il processo di spaccatura, che serve per suddividere la pelle in crosta e fiore o anche per ridurne lo spessore.

Pelle sulla cui superficie viene impresso un disegno tramite stampa (per lo più a pressione).
Le trame ottenute possono essere di vario tipo come il palmellato, saffiano, dollaro, cervo, cocco, tejus, razza, struzzo.

Alcuni esempi di stampa su pelle puoi osservarli nella nostra collezione Pantelleria e Speciali.

Pelle con superficie lucida ottenuta con applicazione di vernici.

Pellame, la cui superficie, conserva la grana originale (o fiore) e mantiene i tratti originali del manto dell’animale.
È la parte più pregiata della pelle e si distingue dal fiore corretto in quanto non viene sottoposta ad alcun trattamento correttivo.
Puoi osservarli nella nostra collezione Salina e Capri.

LETTERA R

Lavorazione finale eseguita sulle pelli dopo le varie fasi di concia.
Le rifinizioni possono essere di vario tipo e servono a rendere più caratteristico un pellame, mantenendone più o meno, a seconda del trattamento, le caratteristiche naturali.

LETTERA S

Particolare tipologia di trama applicabile sulla pelle bovina stampata, per ottenere un effetto graffiato.
Questa trama è diventata famosa grazie all’utilizzo in una delle collezioni dei fratelli Prada e utilizzato in seguito da molti stilisti dell’alta moda.

Lo abbiamo utilizzato anche noi di Primapelle nelle nostre collezioni Stromboli e Ventotene.

Il trattamento alla semianilina consiste in una rifinizione leggermente coprente, eseguita con polimeri.
Viene utilizzata e apprezzata nel settore di produzione delle pelli, poiché, pur rispettando la naturale bellezza del fiore, consente di mascherare piccoli difetti della materia prima.

LETTERA T

Proprietà rilevabile su una pelle di resistenza di un colore, di un fissaggio o di una rifinizione allo strofinio.
Questa qualità viene osservata tramite un apposito test effettuato sul pellame e certifica la durabilità del prodotto finale.